La giacca di camoscio marrone scuro col suo odore da quattro soldi e il basco con la visiera abbassata sugli occhi.
Il broncio perenne sulla bocca.
E l’odore di caffè tostato nell’autobus.
I libri ben stretti tra le braccia e lì fuori il fiume.
Il fiume che scorre così bello e così uguale sotto il cielo di un novembre talmente cristallino da farti salire le lacrime agli occhi.
In un altro tempo e su un altro pianeta.
Il registratore con le cassette, la cosa più preziosa, e rewind e forward e porca puttana ho schiacciato record e ho cancellato quasi tutto….
Le dita gialle di nicotina, i bracciali con le perle colorate, e la netta sensazione di un unico attimo eterno in cui poter essere sospesi.
Per sempre.
©RitaLopez